martedì 20 gennaio 2015

Stanno distruggendo tutti i boschi di Sicilia

La terra ed i boschi sono parte del nostro patrimonio. La Sicilia era ricoperta da alberi, nei secoli abbattuti per far spazio alle colture. Poi si decise di creare delle aree demaniali di rimboschimento, riportando un minino di copertura arborea con l'introduzione dell'eucalipto ( non il massimo, ma pazienza). Oggi, anche quelle aree forestali vengono rase al suolo; quei pochi boschi di Sicilia vengono devastati.
E' successo che la Regione Sicilia qualche hanno fa ha incredibilmente autorizzato una società privata, la Sper Spa, composta da 2 società: la italo-tedesca RWE Innogy e la Fri-El Green Power, a disboscare tutte le aree boschive del centro sicilia per ricavare bio massa (legna) da bruciare nella grande centrale nei pressi di Enna. 
Abbiamo percorso in mountain bike questi boschi, lungo splendidi itinerari cicloturistici che potrebbero portare milioni di euro in turismo se correttamente valorizzati. Quello che abbiamo visto ha dell'incredibile, una distruzione senza precedenti. Boschi devastati, come se ci fosse caduto dentro un meteorite. Tagliano ogni tipo di albero, giovane o vecchio che sia. All'inizio non lo troncano del tutto, lo tranciano alla base e lo lasciano cadere. Gli alberi rimangono in terra per qualche giorno. L'effetto è quello di un'onda d'urto che ha colpito il bosco radendo tutto al suolo. Dopo arriva un'apposita macchina, che strappa gli alberi dal moncone rimasto conficcato in terra, (anche alberi con pochi anni di vita), li trascina via dai pendii e li porta in un'area dove gli alberi vengono ripuliti dai rami, a questo punto, i tronchi, vengono caricati su appositi camion in direzione della centrale a Bio Masse di Enna. Nel sud della provincia di Caltanissetta, intere aree sono state devastate, boschi come Il Comunelli, Il Disueri, Il Raffo Rosso, sono stati smembrati e distrutti. Paradisi per il cicloturismo, il trekking; zone di nidificazione per uccelli e rifugio per animali indigeni. Tutto è stato distrutto. Nel silenzio più totale.
Tutto questo è inaccettabile.
La Fiab è un'associazione ambientalista e crede che la valorizzazione dei luoghi debba arrivare dal rispetto degli stessi. L'utilizzo della bici è uno dei mezzi per raggiungere questo obiettivo. Ogni area disboscata corrisponde a grandi itinerari che sono perfettamente percorribili in bici. Vie cicloturistiche che per la loro portata ed il loro valore ci vengono invidiate in tutto il mondo. Sono cammini che caratterizzano la Sicilia e la sua storia naturale.
La Regione invece consente questo stupro, una violenza che non porta denaro, benefici o posti di lavoro, ma che arricchisce pochi soggetti a discapito dell'intera popolazione siciliana.
Noi lo denunciamo e chiediamo a chiunque di farlo, perchè questa violenza deve essere fermata al più presto, per evitare che della Sicilia resti solo un deserto arido.

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