martedì 19 settembre 2017

La bici elettrica non va a motore e non è un ciclomotore

ciclomotore elettrico
Dispiace sollevare una questione che ci sarebbe piaciuto non vedere. L'abuso in città di mezzi che vengono intesi come bici a pedalata assistita ma che sono, in maniera diretta o indiretta, dei veri e propri ciclomotori.
Una cosa positiva che è accaduta a Gela nell'ultimo anno è stata la nascita di attività imprenditoriali private per il noleggio di bici a pedalata assistita. 
Questo ha portato alla diffusione della bici a pedalata assistita lungo le vie della nostra piccola e caotica città. 
Conquista di civiltà o fenomeno modaiolo poco importa, quello che conta è che le due ruote a pedali hanno cominciato a circolare.
Il problema, però, è dato dal fatto che alcuni di questi mezzi sfrecciano a quasi 40 km/h lungo le vie cittadine, le ztl, la pista ciclabile e le aree pedonali, in violazione del codice della strada, che limita la velocità delle bici a pedalata assistita a 25 Km/h e la loro potenza a 0,25 kw. 
In pratica ci è capitato di vedere bici a pedalata assistita con potenza ben superiore a tale valore.
L'altra faccia spiacevole della medaglia è il vedere circolare in città, senza targa e in piena anarchia ciclomotori elettrici.
Molti infatti confondono la bici a pedalata assistita con il ciclomotore elettrico, che ha certamente i pedali, ma che per muoversi fa a meno della spinta propulsiva delle gambe, ha un acceleratore autonomo come in tutti i motorini e supera di gran lunga il limite dei 25 km/h. 
Anche in questo caso i ciclomotori elettrici (non chiamiamole bici) sfrecciano dentro le ztl, le aree pedonali e sull'unica pista ciclabile della città.
La bicicletta è un mezzo di trasporto che rappresenta una grande evoluzione per la riconquista dello spazio pubblico e la creazione di vivibilità urbana, ma la truffa dei ciclomotori elettrici e delle bici a pedalata assistita truccate rischia di creare solo danni, soprattutto ai cittadini più deboli, come anziani, disabili e bambini.
Ci auguriamo che ci siano controlli adeguati al fine di impedire che questo fenomeno possa rovinare la bellezza del muoversi in bicicletta ed i benefici collegati.

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